LetterArte di Maggio: Arte di Venere
Un mese dedicato a tante opere con protagonista la dea della bellezza.
Arteworld Newsletter - La storia dell’arte facile a cura di Dario Mastromattei
N.12 - Maggio 2023
Ed eccoci al 5° numero di LetterArte del 2023!
Cominciamo subito che anche questo mese ci sono un sacco di contenuti di cui voglio parlarti.
Pietà di Rosso Fiorentino: Un Abbraccio di Dolore
È vero che di Rosso Fiorentino su Arteworld ne ho parlato pochissimo (c’è giusto la Deposizione di Volterra) ma sto rimediando con nuovi contenuti.
Come la sua famosa Pietà che ha realizzato in Francia e che oggi si trova al Louvre.
Nella sua scena Cristo morto è circondato da Maria, la Maddalena e l’apostolo Giovanni.
Tutti riuniti in una piccola composizione e con la Vergine che spalanca le braccia come se volesse avvolgere tutta la scena, ricordando l’estremo sacrificio di suo Figlio.
Canto d’Amore di Giorgio de Chirico: Simboli Di Vita
Questo è un capoalvoro dell’arte metafisica.
Lo scorcio di una piazza italiana che ospita diversi oggetti che - a prima vista - pare che non abbiano alcun senso.
Ma c’è molto di più.
Un enorme guanto rosso da levatrice appeso al muro rappresenta la nascita e destino di Giorgio de Chirico, l’autore della tela.
E quell’Apollo del Belvedere è il simbolo dell’arte che si scontra con il muro della realtà.
Analizzando ogni dettaglio, quest’opera mostra moltissimo della vita di De Chirico.
La Sposa del vento di Kokoschka
Con la sua Sposa del vento Kokoschka mette su tela tutta l’intimità che lo lega alla sua amante Alma Mahler.
I due stendono vicini, avvolti da un sottile telo smosso dal vento.
Lei dorme mentre lui ha gli occhi spalancati.
Attorno a loro domina il caos, in un luogo che non c’è e senza alcun dettaglio che possa darci la minima idea di dove siano.
Qui si scontrano colori freddi della tela e toni caldi per mettere in risalto i protagonisti.
Ritratto di Dora Maar di Picasso: Determinazione Cubista
Dora Maar era una fotografa ed amante di Picasso.
L’artista la ritrae seduta su una sedia con il suo inconfondibile stile cubista.
Picasso destruttura il soggetto, dipingendola da più prospettive nello stesso istante.
Aggiunge lineamenti spigolosi che simboleggiano il carattere duro della donna, dando vita ad un’opera che entrerà nella storia, insieme al Guernica che ha realizzato nello stesso anno.
Leandro Erlich in mostra a Milano
Leandro Erlich è in mostra al Palazzo Reale di Milano fino al 4 ottobre 2023.
Le sue opere sono delle enormi installazioni che trasformano il pubblico in protagonista.
Divertimento ed emozione sono caratteristiche che non mancano nei suoi lavori accompagnati da dettagli incredibili, come case sospese per aria, ascensori bloccati e sculture rivoluzionarie.
Il suo stile mostra delle scene familiari che nascondono dettagli inspiegabili.
Qui trovi tutte le informazioni sull’evento.
Venere Rokeby di Velázquez: Una Bellezza Eterna
Questo lavoro - insieme alla Maja Desnuda di Goya - è l’unico esempio di nudo nell’arte antica spagnola.
Velázquez dipinge la sua Venere stesa di spalle mentre si specchia.
Ma il riflesso è nebuloso e non si vede bene.
Non è un errore.
Questo è un ritratto simbolico della bellezza e non mostra una donna in particolare.
Ma il successo di quest’opera va oltre la bravura di Velázquez.
Purtroppo nel 1914 la tela è stata vandalizzata da una donna (ma per fortuna poi è stata sistemata).
Carnevale di Arlecchino di Miró: La Sfortuna Dell’Artista
Arlecchino è il simbolo della commedia dell’arte italiana, un personaggio alla costante ricerca dell’amore ma sempre sfortunato.
Miró si rivede in Arlecchino perché quando realizza questo Carnevale sta attraversando un brutto periodo della sua carriera.
È povero e non riesce a vendere le sue opere.
Così in quest’opera riunsice tutte le sue visioni e dà vita ad una realtà trasformata dal suo inconscio, il tutto con i colori della Catalogna, la sua terra.
Nascita di Venere di Cabanel: Ritratto di Regole
Secondo la leggenda Venere nasce tra le spume del mare, con gli amorini che girano intorno a lei festeggiando la sua nascita.
Cabanel non si perde neanche un particolare e realizza questa tela tradizionale che fin da subito è un successo (infatti l’Imperatore Napoleone III la compra per 20.000 franchi).
L’artista gioca sul sicuro con colori tenui mostrando una Venere quasi pallida ma che non desta scandalo per la sua nudità, perché è un personaggio del mito.
Tutto il contrario dell’Olympia di Manet che esce nello stesso anno e che viene massacrata da pubblico e critica.
Scopri qui l’opera di Cabanel.
Saluti
E con quest’opera si conclude LetterArte.
Spero che i contenuti ti siano piaciuti!
Alla prossima.