La 1° LetterArte Del 2023: Anno Nuovo, (Nuovi) Vecchi Articoli!
Alcune opere di Courbet, il Ponte di Narni di Corot, Surrealismo, Caravaggio ed anche Van Gogh!
Arteworld Newsletter - La storia dell’arte facile a cura di Dario Mastromattei
N.8 - Gennaio 2023
Benvenuto al 1° numero del 2023 di LetterArte!
Sto testando alcune piccole modifiche per renderla sempre più leggera, leggibile ma comunque interessante e coinvolgente.
Se hai dei suggerimenti o delle critiche, puoi scrivere tutto in un commento in fondo a questa pagina.
I Risultati del Sondaggio Del Podcast 2022
Nell’ultimo numero della newsletter (ed anche in quella precedente) ho fatto un sondaggio per chiedervi di cosa potrei parlare in un possibile podcast che vorrei realizzare.
Il vostro aiuto è stato prezioso e grazie a chi ha votato e mi ha fatto capire che volete saperne di più su:
Vite degli artisti
Aneddoti e storie dell’arte
La vostra opinione mi aiuterà moltissimo per questo progetto.
Vi manterrò aggiornati non appena avrò novita e vi assicuro che sarete i primi a sapere tutto.
Il Ponte di Narni di Corot: “Classico Impressionismo”
Ho cominciato l’anno nuovo con il Ponte di Narni di Corot.
Pensa che lui neanche la reputava un’opera finita.
Corot pensava che questo fosse uno studio preparatorio per un’altra tela che realizzerà l’anno dopo e che chiamerà Veduta di Narni.
Ma quando c’è il talento, anche le bozze possono diventare dei capolavori.
In questa tela si fondono alla perfezione la tecnica en-plein-air (cioè dipingere all’aria aperta) che ha reso celebri gli Impressionisti con la tradizionale ed affidabile pittura di paesaggio del Neoclassicismo.
Tradizione ed innovazione si fondono.
L’Uomo Disperato di Courbet: Un Autoritratto Sincero
Courbet con le sue opere irriverenti ha “spaccato” la storia dell’arte.
Per capire che tipo era basta guardare il suo celebre autoritratto, intitolato Uomo Disperato.
I suoi colleghi quando si ritraggono sono tutti impostati, nobili e fieri.
Ma lui no, sceglie di mostrarsi nervoso, agitato, con gli occhi sbarrati.
E non gli basta.
Se altri pittori usano tele verticali per i loro autoritratti, Courbet ne usa una orizzontale.
Un ribelle per eccellenza.
Scopri qui i dettagli di questo capolavoro.
Le Vagliatrici di Grano di Courbet: Umiltà e Semplicità
Se guardi il quadro di prima e questo, potresti non credere che si tratta dello stesso artista.
Ed invece sì, è sempre Courbet.
Nelle Vagliatrici di grano mette in primo piano il realismo e la povertà del mondo dei contadini.
I modelli per questa scena sono della sua famiglia: le sue sorelle Zoé, Juliette ed il figlio del pittore, Désiré.
L’opera è ambientata in una stanza quasi vuota con toni freddi, dove spicca solo quel rosso del vestito della ragazza di spalle.
E poi, a guardarla bene, sembra molto più grande dell’altra ragazza che dorme e del bambino.
Guarda anche tu quest’opera qui.
Surrealismo: Sogni ed Automatismi
Su Arteworld ho parlato del Surrealismo per la 1° volta anni fa.
Questo mese sono andato a rileggerlo ed ho notato che mancavano un po’ di informazioni.
Così l’ho cancellato e l’ho riscritto tutto.
Ora puoi leggere la storia delle origini della corrente artistica che ha reso famosi Dalí, Magritte, Max Ernst, Miró, Picabia e tutte le sue caratteristiche in modo semplice e veloce.
Vocazione di San Matteo di Caravaggio: Una Chiamata Fuori dal Tempo
Sì, a quanto pare ho cominciato questo 2023 rimettendo mano a dei vecchi articoli.
Prima il Surrealismo, ora la Vocazione di San Matteo di Caravaggio.
Anche questo l’ho scritto anni fa ed è giunto il momento di aggiornarlo.
Così:
Ho aggiunto nuove immagini di particolari
Ho rimosso il testo inutile in eccesso
Ho inserito dei riferimenti a delle opere a cui Caravaggio potrebbe essersi ispirato
E soprattutto, ho reso l’analisi molto più semplice e veloce.
Puoi dare un’occhiata tu stesso.
Iris di Van Gogh: Un Successo di Denaro
Iris è uno di quei casi in cui il successo dell’opera è legato non solo alla tecnica ed alla bravura di Van Gogh, ma alle sue vicende.
Venduto per la prima volta ad un’asta nel 1987 per 54 milioni di dollari, oggi dovrebbe valerne 128.
Questa è una delle tele che Vincent ha dipinto nell’ultimo periodo della sua vita, mentre era ricoverato a Saint-Rémy.
E proprio come il Ponte di Narni di Corot, anche Van Gogh reputava il suo lavoro uno studio di natura e non un’opera finita.
Oggi è uno dei suoi capolavori più conosciuti, caratterizzati da una prospettiva insolita, molto ravvicinata e messa a terra, quasi allo stesso livello dei fiori.
Tutto merito dell’arte giapponese di cui Vincent era un grande appassionato.
Scopri tutto su quest’opera qui.
Saluti
Questa newsletter è stata un po’ più breve del solito, ma tempo di riprendere il ritmo e tornerà ad essere piena di contenuti nuovi!
Grazie mille ed alla prossima! 👋