Arteworld Newsletter - La storia dell’arte facile
a cura di Dario Mastromattei
N.15 - Agosto 2023
Siamo in piena estate e non voglio rubarti troppo tempo, quindi - come per l’ultimo numero di LetterArte - anche questo sarà un numero in formato ridotto.
Uno dei primi post che ho pubblicato questo mese è stato su I grandi cavalli blu di Franz Marc.
Un’opera espressionista in cui arte e natura si fondono alla perfezione. L’artista usa i colori in modo simbolico, dove il tono dominante dle blu rappresenta la forza ed il vigore dei cavalli. Un capolavoro che include molte delle caratteristiche dell’espressionismo tedesco.
Poi ho scritto un breve post sulla Marcella di Kirchner. Un ritratto emotivo di una ragazza caratterizzato da linee fortissime e colori intensi. Una rappresentazione cruda e di impatto legata anche a La Pubertà di Munch.
Questo mese non mi sono dedicato soltanto a nuovi post ma ne ho approfittato ed ho aggiornato anche qualche vecchia analisi.
Così ho cominciato dalla Natività Mistica di Botticelli. Uno degli ultimi lavori della sua vita, influenzato moltissimo dal clima di oppressione di Girolamo Savonarola che ha spinto il pittore a trasformare la propria arte, ripiegando su una prospettiva impossibile e riempiendo l’opera di citazoni apocalittiche.
Poi ho riscritto l’analisi della Morte della Vergine e di Amor Vincit Omnia, due bellissimi lavori di Caravaggio. Due tele che hanno fatto molto discutere al tempo (soprattutto la prima), ma che con il passare dei secoli sono diventati dei capolavori amati in tutto il mondo.
L’inconfondibile stile di Caravaggio, caratterizzato da poca luminosità e colori intensi, qui è evidente.
Chi non è stato (quasi) mai criticato è Raffaello Sanzio. Questo mese ho rivisto un paio di post su due ritratti che ha fatto: La Fornarina ed il Ritratto di Baldassare Castiglione.
La prima è l’amante del pittore, ritratta con una delicatezza e con una cura per i dettagli che dimostrano tutta l’abilità del pittore; anche nel ritratto del Castiglione - amico di Raffaello - si vede la sua grande abilità soprattutto nella resa dei tessuti ed il realismo dell’abbigliamento del protagonista.
Una volta finiti questi post, sono andato più indietro nel tempo ed ho scoperto l’Efebo di Kritios, una misteriosa scultura dell’antica Grecia diventata famosa per via del suo incredibile realismo molto in anticipo rispetto ad altri lavori dello stesso periodo.
Ho riscoperto anche la curiosa storia della Madonna del Parto di Piero della Francesca. Realizzata per una chiesa di un piccolo paese, oggi l’opera è oggetto di una contesa tra vari enti per decidere dove deve essere esposta. Nel suo lavoro Piero ci mostra una - poco conosciuta - Vergine Maria incinta con il pancione.
Prima di chiudere il mese, ho trovato il tempo di (ri)analizzare un paio di sculture: Ercole e Lica del Canova e la Fontana delle Api del Bernini. Due lavori che dimostrano l’incredibile talento dei due. Nel primo lavoro c’è un evidente contrasto tra la potenza di Ercole e la gracilità di Lica, mentre la Fontana è un’esaltazione - ed un omaggio - alla famiglia del committente dell’opera, i Barberini.
L’ultimo lavoro di cui ho parlato è la Famiglia di saltimbanchi con scimmia di Picasso. Un lavoro che segna il passaggio dal Periodo Blu al Periodo Rosa: colori caldi, meno razionalità, più emozioni. Un ritratto intimo di famiglia con protagonisti alcuni membri del circo; intorno a loro pochi dettagli, così che la nostra attenzione sia soltanto per loro.
Saluti
E con questo finisce anche l’appuntamento di Agosto.
Grazie per avermi letto.
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